venerdì, luglio 25, 2008

la mia facoltà

Allora mi si dice di aggiornare più spesso x tramandare ai posteri le nefandezze della vita moderna...
racconterò allora della gente che viene alla mia università.
Dovete sapere che Scienze della Formazione è la facoltà sfigata di Roma3, e già dal nome si evince che tutte le tristone che hanno fatto licei pedagogici o simili si ammucchiano nei corridoi bui della sede di Castro Pretorio. Ci sono quindi varie categorie riconoscibili immediatamente da piccoli segni particolari:
- la cicciona, ovvero la tipa che vuole lavorare coi bambini o coi vecchi perchè non ha una sua vita o perchè le hanno detto che una femmena deve fà accusì. Spesso ha genitori del tipo mamma casalinga acida e padre idraulico o muratore o simili; indossa magliette antiche stile anni 90 e pantaloni di tuta o jeans che mettono in mostra il culone flaccidone.
- la cicciona restaurata, la tipa che ha lo stesso fidanzato triste dal 1° liceo e che se lo sposerà perchè non troverebbe nessun altro al mondo. Si veste un pò più moderna della cicciona 1, e spesso la si vede in giro truccatissima e coi capelli tirati su. Cammina con aria soddisfatta perchè lei ha il ragazzo e tu no, quindi lei è figa e tu no.
- la zoccola, è un essere secco secco truccatissimo e fashionissimo, parla come uno scaricatore di porto e va a ballare al palacavicchi. Di solito indossa vestiti bianchi, forse per dare un'idea di purezza dopo essersi fatta sbattere dal buttafuori.
- la sfiga, tipa assolutamente inutile, a stento ci si accorge della sua esistenza. Ha i capelli unti e veste in modo da non dare mai nell'occhio. Ha quasi tutti 30 ma nessuno se la scoperà mai.

Queste sono le future maestre dei nostri figli, bella per loro.

Poi ci sono le altre tipe dei 1000 corsi di laurea inutili.
I maschi non esistono, se ci sono sono gay o hanno i brufoli.

E ora veniamo al mio corso, il DISSAIFE, ovvero il corso per diventare Assistenti Sociali.
E' un ricettacolo di: persone dagli occhi sognanti, missionari falliti, sfigati, disillusi, burine di latina, 35enni, sociologi che non hanno trovato lavoro e soprattutto stranezze dal mondo.
Io lavoro alla segreteria didattica, e ho finalmente realizzato che da me ci sono i mostri.
Racconto un paio di episodi:
1. Qualche tempo fa è entrata una combriccola composta da: donna in evidente stato di esaurimento nervoso perchè aveva divorziato, le era morto il padre, e nonostante ciò, pur avendo 2 figli a carico, aveva dato 15 esami in un anno x potersi laureare a dicembre, in modo da poter partecipare a un concorso a gennaio. Un professore l'ha bocciata, sconvolgendole i piani, e lei è venuta da noi quasi piangendo e muovendosi a scatti. Vi giuro che temevo tirasse fuori un fucile e facesse una strage, e forse chissà, un giorno lo farà. La tizia si faceva accompagnare da un ragazzo con le tette e badate bene, era MAGRO e con leTETTE. Solo la barba non mi ha fatto dubitare della sua mascolinità, ma pensandoci ora potrebbe benissimo essere un transgender, chissà. In tutto ciò il più normale era il CIECO con il suo bel cagnolino che ostruiva l'uscita impedendomi di andarmene. Provate un pò a dire a un cieco senza occhiali di togliere il fottuto cane dal corridoio...
2. Giornata dell'orientamento: in 5 ore sono venute max 5-6 persone a chiedere informazioni, poi ho notato che nel mio stand c'erano: ragazza grassa su sedia a rotelle, ragazza ancor più grassa che la spingeva nonstante avesse seri disturbi mentali, ragazzo ritardato che sputava mentre parlava...davanti allo stand c'era l'invasione di tutte quelle che vogliono fare le maestre e che, da vere incivili quali sono, invadevano il nostro spazio impedendo il passaggio.
3. Ieri, a lavoro, entra una ragazza molto carina amica di maurizio piazza. Sembrava intelligente, dolce e ben vestita, appena diplomata per cui piena di speranze e paure ma con la vita in mano. Da vera provolona quale sono le ho illustrato tutti i pro e i contro della nostra facoltà, facendo anche la simpatica, guardate un pò. A un certo punto mi fa: aspetta ti faccio vedere la guida. Prende la sua bella borsa, tira fuori la guida e la mette sulla scrivania. Solo allora mi sono resa conto che NON AVEVA LE DITA DELLA MANO. Non voglio sembrare stronza, ma è assurdo che chiunque abbia una qualche menomazione sia attratto dalla mia facoltà.
Vi aggiornerò sui prossimi mostri.

Nessun commento: